Ferale notizia

Di seguito riportiamo non senza commozione il testo di una mail giuntaci questa mattina da Tokyo:

“I veri Aikidoka giapponesi, piangenti il declino morale e fisico dell’Aikido giapponese e mondiale, annunciano disperati che Angelo Volpi ha sostenuto con successo l’esame di 2o Dan.”

Non fiori ma opere di bene.

rimg0819

La vittima  in compagnia della devota consorte.

Sushi o Tbone?

rimg0507

Stando alle statistiche di accesso al sito pare ci sia una grande richiesta o curiosità in merito ai ristoranti giapponesi/sushi bar nella zona di Pordenone.

Vorrei invece proporvi questo localino nei pressi dell’Hombu Dojo che mi sembra proprio adatto per far scorta di proteine dopo le lezioni.

10 Anni, 1998-2008.

Dieci anni fa, i primi giorni di Ottobre del 1998, il m° Dejan Stamenkovic dopo una parentesi di tre anni in Italia tornava a casa con la famiglia e mi investiva (con l’approvazione degli allievi di allora) del ruolo di insegnante del Dojo di Pordenone.

Di quelli allievi ne sono rimasti molto pochi, Stefania, Gabriele e Tomislav, in compenso ne abbiamo altri che ci accompagnano nel rotolare sul tatami.

Mi sembrava doveroso prendere una pausa che sia di festa e di riflessione in occasione di una ricorrenza, qualsiasi fosse, i 10 anni del Dojo cadevano in un periodo non roseo per l’armonia del gruppo e sono passati in sordina, ma, ora, complice l’annata ricca di principianti ed una rinata coesione fra i praticanti mi sembra il caso di vivere una occasione di svago e divertimento pensando ai passi fatti finora.

Ho invitato il M° Giorgio Rizzi, senza il quale non saremmo quello che siamo e forse non ci saremmo nemmeno, a presenziare in veste di ospite d’onore. Spero venga accompagnato dalla masnada dei suoi “mati” che tanto ci hanno dato in termini umani e tecnici.

Estendo ora l’invito a tutti quelli che qui transitano e vorranno unirsi a noi, amici e nemici, aikidoka e familiari, ex allievi o curiosi e tutti quelli che amano l’aikido come noi.

L’appuntamento è in Dojo per Domenica 5 Ottobre alle 10.oo di mattina, il programma è molto semplice: facciamo aikido fino ad ora di pranzo, poi doccia e pranzo sul tatami.

Spero di avere un riscontro positivo e vi invito a confermarmi la presenza in modo che si possa organizzare il buffet al meglio.

Il Male Assoluto.

P. S.

Lo so che 10 anni sono pochi ma una scusa dovevo pur trovarla.

F.

Liberaci dal male…ecc… ecc…

Pubblicando questo scritto di Saotome Sensei vorrei contribuire alla divulgazione di alcuni fondamentali princìpi che noi tutti dovremmo cercare (almeno) di seguire, abbiate la pazienza di leggerlo tutto.

_”Poichè l’Aikido è un arte marziale il cui scopo è quello di raffinare lo spirito umano e promuovere la pace nel mondo, il dojo di Aikido riunisce in sè gli influssi del dojo religioso e della società guerriera.

L’Aikido non è una religione, in quanto non ha nè dogmi nè dottrine, ma una semplice ricerca spirituale, per quanto profonda. Il dojo di Aikido è un tempio dello spirito, sia di quello del singolo individuo, sia dello spirito divino che è in ogni cosa dell’universo. Il dojo di Aikido deve anche mantenere la severa disciplina di una comunità di guerrieri, perchè l’Aikido è Budo, la via del guerriero.

L’Aikido non deve essere considerato una teoria astratta di valori spirituali, ma un allenamento pratico che rafforza il vostro coraggio, la vostra serenità interiore e la vostra capacità di corrispondere con gli altri. E’ strutturato per cambiare il vostro atteggiamento mentale, per evitare che ricorriate all’aggressione e alla violenza quando siete sotto tensione, e indurvi invece ad un comportamento che impedisca o concluda i conflitti.

L’Aikido è fatto per darvi il coraggio delle vostre convinzioni.

Gli elementi essenziali del dojo sono: impegno, collaborazione, disciplina, ordine, cortesia e fede nello scopo per il cui conseguimento i membri del dojo stanno impegnandosi.

Come si realizzano in pratica?

Primo, gli studenti del dojo devono essere corresponsabili del benessere comune e della manutenzione del dojo. Il dojo non è un liceo nel quale personale stipendiato attende alle sue necessità. Gli studenti stessi del dojo devono provvedere alla pulizia, considerandola come un esercizio spirituale; l’aspetto del dojo riflette la condizione interiore dei suoi studenti. Aver cura della pulizia personale è ritenuto un atto di considerazione e di rispetto per voi stessi, per i vostri compagni e per l’arte dell’Aikido.

Lo studente di Aikido deve tenere in ordine e pulito il suo corredo e le sue armi. Non deve lasciare in giro i suoi effetti personali, ma collocarli in ordine negli appositi moduli. deve sapere in qualsiasi momento dove si trovano le sue armi.

Anche se la collaborazione è di primaria importanza, il dojo non è una democrazia.

Dal vostro Sensei, scendendo attraverso la gerarchia che passa per i sempai ed i kohai, deve correre una catena di umiltà ed obbedienza rafforzata dal reciproco rispetto. Gli studenti anziani devono dare il buon esempio ai più giovani e devono rafforzare e sostenere gli insegnamenti del loro Sensei. Spetta agli studenti anziani accertarsi che i più giovani fruiscano di un allenamento completo e che venga eseguito il lavoro necessario.

Gli studenti più giovani devono rispettare gli anziani e non discuterne le istruzioni. I nuovi arrivati nulla conoscono della vita del dojo né dei principi essenziali dell’Aikido.Per imparare è necessario che mostrino umiltà e apertura mentale.

Gli anziani, d’altra parte, devono comportarsi in maniera da meritarsi il rispetto degli altri; non devono sfruttare la loro posizione per umiliare o trattare arrogantemente i giovani. La gerarchia del dojo non esclude affatto il rispetto che ognuno deve avere nei riguardi di qualsiasi essere umano. Nell’osservanza delle regole dell’etichetta è importante mantenere il decoro ed un comportamento disciplinato ed affabile.

Ci si deve attenere strettamente alle norme di cortesia ed esibire un aspetto piacevole e corretto sia nel vestire che nell’atteggiamento. Presentarsi sul tatami non completamente o malamente vestiti, andarsene in giro per il dojo in modo trasandato o informale, sono atteggiamenti esteriori impropri che rivelano una mollezza spirituale e mentale. Mantenere invece il giusto decoro rafforza il vostro ordine interiore.

Nel dojo di Aikido non vogliamo allevare degli assassini, né gli strappi all’etichetta vengono puniti con la morte. Tuttavia, se dimenticate o addirittura ignorate il tremendo impegno che si cela dietro agli allenamenti nelle arti marziali e la protezione assicurata appositamente dall’etichetta contro gli incidenti, sono certo che il vostro allenamento mancherà di profondità e che la vostra comprensione sarà molto limitata.

La consapevolezza che vita e morte sono i due estremi in gioco nel Budo, ve ne farà maggiormente apprezzare il significato.Imparerete inoltre ad accrescere il senso del valore della vostra vita e di quella dei vostri compagni.”

INDOVINA CHI…

Ha pronunciato queste parole e in che contesto.

“Tanti anni….

Di….
Pratica….
Si sale, eee lo so però le emozioni a volte valgono più di tanti momenti passati in maniera superficiale…
Quindi eeeeeeeee avere l’occasione per esprimere un sentimento che…
Mi sembra da non sciupare.
Quindi siccome penso che il risultato di quello che siamo eeeeeeee…
Dipende da tutte le persone con le quali veniamo a contatto.
Quindi non si può rifiutare, quindi pensieri positivi che noi riceviamo dalle altre persone sono quelli che ci portano…
Eeee…
Siccome tra poco ci sbattono fuori vorrei suonare…
Eeeeeeee…
QUALCHE COSA PER TUTTI VOI!”