Il Dojo di Pordenone nasce nel 1995.
Stefania De Lorenzi
Da Settembre 2024 le lezioni vengono tenute da Stefania De Lorenzi V Dan, diplomata Aikikai d’Italia ed Aikikai Giappone Honbu Dojo Tokio.
Fabrizio Bottacin
Dal 1998 al 2024 le lezioni sono state tenute da Fabrizio Bottacin VI Dan, diplomato Aikikai d’Italia ed Aikikai Giappone Honbu Dojo Tokio.

Fabrizio Bottacin inizia a praticare l’Aikido nel 1995 presso il neonato Dojo di Pordenone, nel 1998 inizia l’attività di insegnamento, in qualità di responsabile di Dojo, seguendo fedelmente la linea didattica del M° Fujimoto VIII Dan, vicedirettore dell’AIKIKAI d’ITALIA e Shihan dell’Honbu Dojo (scuola centrale) di Tokyo.

Nel 2000 consegue il grado di shodan (1° dan) con il M° Fujimoto.
Nel 2003 consegue il grado di nidan (2° dan) con il M° Fujimoto.
Nel 2006 consegue il grado di sandan (3° dan) con il M° Fujimoto.
Nel 2010 consegue il grado di yondan (4° dan) con il M° Fujimoto.
Nel 2017 riceve il grado di godan (5° dan) dall’Ass. Aikikai d’Italia.
Nel 2017 consegue il grado di shodan (1° dan) e nel 2019 il grado di nidan (2° Dan) di Iaido Hoki ryu, entrambi col M° Andrea Re, Direttore didattico dell’Istituto Iaido Italia.
Nel 2023 riceve il grado di rokudan (6° dan) dall’Ass. Progetto Aiki.
Iscritto all’albo docenti dell’Associazione Progetto Aiki con la qualifica di istruttore di IV livello.

Da anni dirige seminari in Italia e partecipa alla conduzione con altri insegnanti a stage condivisi presso il Dojo Aikikai Milano su espresso invito del M° Fujimoto.
M° Yoji Fujimoto
Lunedì 20 Febbraio 2012 il Maestro Fujimoto è prematuramente venuto a mancare, con lui scompare un’epoca, una parte di noi che per 16 anni lo abbiamo seguito da vicino.
Biografia ufficiale del Maestro tratta dal sito aikikai.it:
Le prime apparizioni del Maestro Yoji Fujimoto (Shihan VIII Dan, Aikikai Honbu Dojo) in Italia suscitarono non poca sorpresa per l’armonia dei suoi movimenti e per la pulizia ed efficacia del suo Aikido: forse non s’era mai visto fino ad allora in Italia un maestro di arti marziali che sapesse presentare le sue tecniche con tanta eleganza.
Erano i tempi gloriosi dei massacranti stage di Desenzano del Garda e il Maestro Fujimoto era appena poco più che un ragazzo, eppure univa alla naturale eleganza una maturità tecnica sorprendente. Era l’estate del 1971 quando arrivó: il Maestro ha trascorso oramai tra noi più della metà della sua vita, senza perdere nulla del suo iniziale entusiasmo.
Nato a Tokyo nel 1948, il giovane Fujimoto sembrava destinato a seguire l’arte di famiglia, il Kendo, sottoponendosi, sin da bambino, a brusche levatacce per impugnare lo shinai nella quotidiana lezione antelucana sotto la guida del padre, maestro di quest’arte, prima di recarsi a scuola. Ma verso i quattordici anni, assieme a degli amici, assiste ad una lezione di Aikido presso l’Hombu Dojo di Tokyo, rimanendo avvinto all’istante dalla personalità del fondatore e dei tanti grandi maestri che all’epoca dispensano il loro sapere in quella leggendaria scuola. Inizia il suo cammino nell’Aikido ed è già shodan nel 1962. L’impegno nella pratica non gli impedisce di applicarsi con profitto agli studi. Frequenta l’Università Nitaidai e vi fonda un primo gruppo di Aikido ancora oggi attivo e diretto dal Maestro Masuda. Ancora non sa che di lì a poco sarà chiamato a diffondere l’arte in Italia.
Il suo arrivo in Italia, benché non coincida esattamente con il ritorno in Giappone del Maestro Tada, è provvidenziale e riesce in qualche modo a colmare l’irrimediabile vuoto lasciato da questi. Per anni si moltiplica, tenendo raduni, manifestazioni e lezioni in tutti i Dojo d’Italia, avendo come base Milano, dove fonda l’Aikikai Milano. La sua opera ha marcato la vita di tantissimi aikidoisti italiani, la sua didattica poggia su basi solide ed inamovibili e tocca vertici di alta scuola.

